Cronaca di un viaggio in Colombia - Cartagena e rientro in Italia

Ritorno a Cartagena (5 gennaio)

Di nuovo a Cartagena. Da qui domani parte il volo che mi riporterà in Italia. Mentre scrivo questa ultima parte e rivedo gli appunti buttati giu’ nei giorni scorsi sono seduto su un poggiolo in stile coloniale come ce ne sono tanti nella parte vecchia della città. Spira una leggera brezza che arreca sollievo e conforto dopo la calura di tutta la giornata. Ho passeggiato lungo le vie della città anticacome avevo già fatto nei giorni di dicembre e di nuovo ho goduto a pieno dello spettacolo delle strade strette e di gente, tanta gente, a piedi, in carrozzelle trainati da cavalli, magri ma agili, bianchi pezzati di grigio, gente affacciata ai poggioli di case antiche, forse un tempo di proprietà della nobiltà spagnola.

Sono alla fine di un viaggio di due settimane in cui ho visitato le 4 grandi città colombiane rappresentanti ognuna un mondo tutto suo in questo Paese tanto grande e vasto che conoscerlo bene richiede una vita. In un lasso di tempocosi’ breve ho solo potuto cogliere emozioni, attimi di vita quoditiana di un Paese si con molti problemi ma molto ingiustamente trattato dagli organi di informazione internazionali.

Viaggiare in Colombia non comporta piu’ “pericoli” di quanto ne comporti in un qualsiasi altro Paese sudamericano!

Cronaca di un viaggio in Colombia - Cali

Cali (3-4 gennaio)

Cali, calda, bassa in altitudine, aeroporto fuori città, tanto verde prima di entrare in città…. inizialmente Cali mi ricorda un po’ Cartagena sia per il clima che per la popolazione:alta percentuale di gente di colore. (In seguito scopro che Cali è detta la città caraibica senza un oceano) Il paragone termina qui:il centro della città contiene quasi tutti i monumenti e le chise che vale la pena di vedere…Cali torna ad essere caraibica per il suo constante pulsare della vita che si avverte ad ogni angolo di strada e nei vari vicoli e violetti che conducono verso le zone di mercato!

Incontro la mia guida innamorata della città:mi mostra il centro culturale(teatri, museo locale dell’oro[purtroppo chiuso]). Su una collinetta(fatica incredibile arrivarci!) c’è una splendida chiesetta detta di San Antonio da dove si gode una splendida vista notturna della città. Di solito il clima è caldo umido, pero’ nei giorni della mia breve permanenza fa un po’ freschetto(ad un certo punto inizia a piovere) e questo rende il mio soggiorno piacevole…mi viene un sospetto:sarà che l’universo cospiri affinché io lasci questa terra dei sogni e dei desideri con la migliore impressione possibile?

Cronaca di un viaggio in Colombia - Bogotà

Bogotà (30 dicembre-2 gennaio)

Arrivo che è già sera. Esco per dare un’occhiata in giro cosa vedo? Gente indigente per ogni luogo possibile… Sono alloggiato nel quartiere della CANDELARIA:strade strette, edifici coloniali di epoca spagnola…un vero incanto!Ci si perde a camminare per queste stradine strette. Ogni stradina conduce verso il centro, sia essa Plaza Bolivar con la splendida cattedrale o qualunque altro luogo.

Percorro a piedi tutto il centro, conosco quasi ogni buco, traversa, strada principale…il centro è la zona turistica, tutto si concentra qui. Per questo motivo un amico di qui, Miguel, insiste per farmi conoscere la zona nord della città. Si attraversa un confine materiale e psicologico e di un tratto si vedono case e casette in puro stile inglese!Ma…sono a Bogotà o a Lontra? I centri commerciali non hanno nulla da invidiare a quelli sparsi nel resto del mondo:lusso e sfarzo non hanno confini.
Altra cosa che colpisce chi visita la zona nord è l’assenza di indigenti che seduti sul ciglio del marciapiede mangiano i rifiuti che sono riusciti a raccoglierei bidone in bidone.

Bogotà capitale è tutto questo:un miscuglio di modernità e di estrema povertà e miseria. Primo e terzo/quarto mondo convivono nella stessa città in perfetto parallelismo. Come tutti i colombiani che ho conosciuto, Miguel ci tiene che lasci il Paese con una visione il piu’ equilibrata possibile. Peggio si parla della Colombia, piu’ amabile e disponibile è la gente! Gli abitanti di Bogotà sono chiamati cachacos e secondo lo stereotipo locale cachaco=freddo, poco amabile…bhe, secondo la mia esperienza questo non corrisponde molto…magari in alcune regioni ci sarà gente piu’ aperta, piu’ disponibile, ma in generale tutti i colombiani sono molto socievoli e ben disposti verso gli stranieri.

Cronaca di un viaggio in Colombia - Medellin

Medellin(27-30 dicembre)

Arrivando a Medellin la prima impressione che si coglie è quello di una città europea, ordinata e con una popolazione razzialmente più equilibrata rispetto a Cartagena:pochi neri, prevalenza dell’elemento mestizo. Molti bianchi. La città è l’unica della Colombia ad avere la metropolitana(pulita ed efficiente dove viaggia gente che non si parla, non si guarda negli occhi…sembra di essere davvero nella metropolitana di una qualsiasi città europea!) e il famoso metrocable che ti permette di salire verso la parte alta della città e di vedere dall’alto i quartieri della gente costretta in passato a lasciare le proprie zone di residenza vuoi per ragioni economiche, vuoi causa della guerriglia. Oggi questi quartieri si presentano ancora come relativamente poveri, ma in ogni caso non tagliati fuori dal centro della città, per cui la municipalità si prende cura di fornire certi servizi anche a queste comunità che ormai fanno parte del tessuto urbano di Medellin.

Ricorroni i 50 anni dell’azienda che rifornisce la città dei servizi essenziali(luce, acqua)e per l’occasione gli alumbrados quest’anno sono fantastici:lungo un ponte che sorge sul fiume che attraversa la città sono state collocate luci multiformi, costruiti animali, case, tortine contornati di tantissime luci…uno spettacolo fantasmagorico di luci e colori!Mai visto niente del genere prima!

Decido di esplorare i dintorni, per cui diventa d’obbligo la visita ad un tipico villaggio di epoca coloniale che sorge su una montagna :il pueblito paisa. Piazzetta principale e tutt’intorno case, botteghe, scuola, chiesa. Sbircio in una casetta e vedo gli stessi oggetti che si usavano da noi:trepiede con bacinella e brocca per lavarsi mani e volto…mi vien da pensare ad una sorta di globalizazzione degli oggetti di uso quoditiano in epoca non sospetta!

La prossima meta è Santa Fe di Antioquia:dopo avere attraversato una strada che si inerpica risalendo la Cordigliera delle Ande(con repentino passaggio dal caldo al freddo e di nuovo al caldo) si giunge in una cittadina coloniale in cui il tempo davvero sembra essersi fermato. Se non fosse per le macchine si potrebbe davvero dire di essere ripiombati nel XVII secolo!Camminare lungo le strade lunghe e strette fiancheggiate da case e palazzi antichi udendo i passi della gente è una sensazione stupenda!

Si dice che la gente di Antioquia(i paisa) sia più riservata, quasi freddino…bhe, per il poco tempo trascorso li’ devo dire che tutti mi sono sembrati gentili, cordiali e interessati a parlarmi una volta resisi conto che ero italiano. I quartieri poveri sono posti più lontani dal centro, per cui di poveri durante il giorno se ne vedono pochi, solo di notte si vede gente dormire nei parchi o presso la stazione della metropolitana. Medellin potrebbe essere la città dove stabilirsi a vivere nel caso si scegliesse la Colombia come paese dove stabilirsi.

Cronaca di un viaggio in Colombia - Cartagena

Finalmente dopo averci pensato per quasi due anni ho deciso di esplorare questa terra del mistero e delle meraviglie con il desiderio di vivere questo sogno, di farlo realtà…. e quindi eccomi giungere finalmente in Colombia il 23 dicembre…Colombia o Locombia, come affettuosamente ci si riferisce al paese giocando anche con le parole loco (pazzo, folle) e colombia.

Cartagena (23-26 dicembre)

La città è divisa tra il centro e la periferia che sembra lontanissima dal centro ma che in realtà è come essere una città parallela. In periferia si ritrovano, su scala ridotta, alcuni edifici o case tipiche del centro:cottage in stile inglese con colori a tinte vivaci, calde, intense. A volte il cottage presenta due colonne esterne agli estremi che sostengono l’impalcatura formando una sortadi patio esterno. Il “centro” in periferia presenta strade larghe, asfaltate, con altri cottage e/o antiche case coloniali di color bianco trasformati in supermercati.

Il clima è caldo, ma tollerabile, assenzadi afa;in questi giorni di festività natalizia la gente è seduta nel patio esterno o sul ciglio della strada antistante la casa. Come da tradizione caraibica musica a volume variabile. Il centro vero e proprio è tutto concentrato all’interno della città ammuragliata ove si nota in scala maggiore l’architettura notata in periferia. La differenza è che si vedono anche i palazzi con in mezzo strade strade strette, altri palazzi antichi e case antichi con stupendi balconcini in legno…siamo in un’altra epoca. Peccato i musei siano chiusi, pero’ siamo a natale!

Passeggiando per il centro ecco apparire la PALENQUERA:venditrice di frutta di colore in tipico costume caraibico dai colori vivaci e con cesto di frutta sulla testa. Si chiamano “palenquere” perché originariamente le venditrici di frutta venivano da Palenque. Mi faccio fotografare con lei. Il profumo della frutta è cosi’ intenso che mi viene voglia di frutta, cosi0’ compro una macedonia:mango, melone, un frutto zuccheroso di cui non ricordo il nome, e poi papaia…una vera delizia!
Decido di fare una escursione in un pueblito a sud di Cartagena:Arjona. Il luogo è piccolo, ma molto pittoresco, con al centro la chiesa, gremita quel giorno di gente per un funerale. Entro in chiesa e tutti mi guardano:uomini, donne, ragazze…sarò una celebrità?No, per nulla, solo che da queste parti i turisti non si vedono.
La gente della costa è molto amabile, allegra, sorridente nonostante tutti i problemi da affrontare ogni giorno. Qui si ama parlare e lo si fa spalancando la bocca per bene!

L’imposta sul reddito: principali caratteristiche

La predetta imposta si fonda sulla disciplina del decreto 624 del 30 marzo 1989, il cosiddetto Estatuto tributario. Il decreto in esame ha subito numerose modifiche, sino all’ultima, datata 27 dicembre 2006. L’Impuesto sobre la Renta ha come base imponibile il reddito, il patrimonio e il trasferimento dei redditi occasionali. Inoltre sono tassate anche le entrate prodotte da filiali di società estere presenti nel paese. L’ordinamento tributario colombiano prevede alcune esenzioni alla suddetta imposta. A titolo esemplificativo si possono menzionare gli indennizzi per incidenti sul lavoro, le spese di rappresentanza sino a una certa misura, gli indennizzi riguardanti la protezione della maternità, le spese di sepoltura. Inoltre sono esenti anche le pensioni di varia natura (anzianità, malattia, reversibilità) nella parte che eccede cinquanta salari minimi mensili. Analogamente è esente anche il sussidio di disoccupazione a seguito di licenziamento, a condizione che non superi pesos 7.033,00. Sono esenti altresì le associazioni di che svolgono attività di casa-famiglia, autorizzate dall’Istituto colombiano per il benessere familiare. Sul reddito eccedente $ 7,033,000 (reddito minimo non gravato da imposta) vi è una tassazione di tipo progressivo:

Salario mensile
Reddito esente sino a $ 7.033.000 90 per cento
Sino a $ 8.205.001 80 per cento
Sino a $ 9.377.001 60 per cento
Sino a $ 10.549.001 40 per cento
Sino a $ 11.171.001 20 per cento
Oltre $ 12.893.001 nessuna esenzione

Inoltre sono esenti dall’imposta sul reddito il 25 per cento del valore dei salari limitati mensilmente a pesos 4.769.000. Non sono soggetti all’Impuesto sobre la Renta: lo Stato colombiano (la Nacion), i dipartimenti e le sue associazioni, i distretti, i territori indigeni, i municipi e le altre entità territoriali. Oltre gli enti territoriali sono esenti dall’imposta altri soggetti tra cui: le associazioni dei padri di famiglia, le università, l’organizzazione degli alcolisti anonimi, i partiti o movimenti politici approvati dal consiglio elettorale nazionale, la lega dei consumatori e i fondi pensione. Sono parimenti esenti da imposta alcune attività economiche quali: la vendita di energia elettrica, il servizio di trasporto fluviale mediante imbarcazioni e chiatte, i leasing con durata inferiore a dieci anni sono parimenti esenti da imposta.

L’imposta sul reddito: principali caratteristiche

La predetta imposta si fonda sulla disciplina del decreto 624 del 30 marzo 1989, il cosiddetto Estatuto tributario. Il decreto in esame ha subito numerose modifiche, sino all’ultima, datata 27 dicembre 2006. L’Impuesto sobre la Renta ha come base imponibile il reddito, il patrimonio e il trasferimento dei redditi occasionali. Inoltre sono tassate anche le entrate prodotte da filiali di società estere presenti nel paese. L’ordinamento tributario colombiano prevede alcune esenzioni alla suddetta imposta. A titolo esemplificativo si possono menzionare gli indennizzi per incidenti sul lavoro, le spese di rappresentanza sino a una certa misura, gli indennizzi riguardanti la protezione della maternità, le spese di sepoltura. Inoltre sono esenti anche le pensioni di varia natura (anzianità, malattia, reversibilità) nella parte che eccede cinquanta salari minimi mensili. Analogamente è esente anche il sussidio di disoccupazione a seguito di licenziamento, a condizione che non superi pesos 7.033,00. Sono esenti altresì le associazioni di che svolgono attività di casa-famiglia, autorizzate dall’Istituto colombiano per il benessere familiare. Sul reddito eccedente $ 7,033,000 (reddito minimo non gravato da imposta) vi è una tassazione di tipo progressivo:

Salario mensile
Reddito esente sino a $ 7.033.000 90 per cento
Sino a $ 8.205.001 80 per cento
Sino a $ 9.377.001 60 per cento
Sino a $ 10.549.001 40 per cento
Sino a $ 11.171.001 20 per cento
Oltre $ 12.893.001 nessuna esenzione

Inoltre sono esenti dall’imposta sul reddito il 25 per cento del valore dei salari limitati mensilmente a pesos 4.769.000. Non sono soggetti all’Impuesto sobre la Renta: lo Stato colombiano (la Nacion), i dipartimenti e le sue associazioni, i distretti, i territori indigeni, i municipi e le altre entità territoriali. Oltre gli enti territoriali sono esenti dall’imposta altri soggetti tra cui: le associazioni dei padri di famiglia, le università, l’organizzazione degli alcolisti anonimi, i partiti o movimenti politici approvati dal consiglio elettorale nazionale, la lega dei consumatori e i fondi pensione. Sono parimenti esenti da imposta alcune attività economiche quali: la vendita di energia elettrica, il servizio di trasporto fluviale mediante imbarcazioni e chiatte, i leasing con durata inferiore a dieci anni sono parimenti esenti da imposta.

Il contenzioso tributario in Colombia

Contro gli atti impositivi emessi dalla Direcion de Impuestas Nacionales è ammesso il Recurso de Reconsideracion. In particolare, gli atti impugnabili sono quelli in cui l’Amministrazione fiscale liquida le imposte o irroga sanzioni, ovvero ordina il rimborso di somme dovute dal cittadino. Vi è anche la possibilità, in via residuale, di proporre ricorso contro gli altri atti emessi dall’Amministrazione tributaria colombiana in relazione alle imposte di sua competenza. La regola generale prevede che il ricorso dev’essere proposto nei confronti dell’Ufficio che ha emesso l’atto. Il termine per interporre ricorso è di due mesi dalla notifica dell’atto impositivo.

Criteri per stabilire la residenza di una persona

Per "residenza" si intende la permanenza continua nel paese per un periodo di sei mesi nel corso di un anno solare, o durante il periodo d’imposta diversamente determinato. Tale presenza in Colombia può essere anche discontinua ma, ma in ogni caso deve essere almeno pari almeno a sei mesi. I colombiani che risiedono all’estero ma che hanno ancora la famiglia o la parte principale dei loro affari nel paese di origine si considerano residenti solo ai fini fiscali. In Colombia non vi sono criteri per determinare la residenza di una persona giuridica.

Criteri per stabilire la residenza di una persona

Per "residenza" si intende la permanenza continua nel paese per un periodo di sei mesi nel corso di un anno solare, o durante il periodo d’imposta diversamente determinato. Tale presenza in Colombia può essere anche discontinua ma, ma in ogni caso deve essere almeno pari almeno a sei mesi. I colombiani che risiedono all’estero ma che hanno ancora la famiglia o la parte principale dei loro affari nel paese di origine si considerano residenti solo ai fini fiscali. In Colombia non vi sono criteri per determinare la residenza di una persona giuridica.